PRESENTAZIONE DEL LIBRO: IL PONTE DEL DIAVOLO

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ROMANZO: “IL PONTE DEL DIAVOLO”

INTRODUZIONE DELL’AUTORE

ROMANZO GOTICO ESOTERICO

 

La vicenda è ambientata nelle suggestive valli piemontesi, dove si trova il misterioso “Ponte del diavolo”, da cui prende il titolo il romanzo. Questo  ponte medievale a schiena d’asino fu costruito a Lanzo, in provincia di Torino, nel 1378 e la sua origine misteriosa e la sua forma insolita hanno ispirato numerose leggende locali.

La storia avventurosa e avvincente dell’irrequieto pianista Rodolfo Chiaromonti si articola tra festini segreti, stravaganti salotti mondani e inquietanti scorci della vita semplice e tradizionale dei pastori di montagna, scandita da ritmi e cicli millenari.

Il lettore viene avvolto dal mistero e dall’intrigo, in un percorso sospeso tra arcane superstizioni, antiche credenze esoteriche e inspiegabili deja vu.

Il pianista compositore, conseguito improvvisamente il successo affronta una terribile crisi esistenziale ed è attratto morbosamente dalle scienze occulte e dalle cerchie esoteriche torinesi, nei cui recessi viene introdotto dall’angosciata fidanzata e dall’ambiguo avvocato torinese Edoardo Salviati.

Il protagonista è separato dalla moglie Anna e conserva un esclusivo legame affettivo con Alberto: il figlioletto di sei anni.

La situazione si aggroviglia sempre di più, ruotando tra le avventure e i complotti sovversivi di personaggi sinistri e affascinanti, coinvolti in tresche diaboliche e dediti all’occultismo.

Geniale e tormentato, Rodolfo ci trasporterà nel vivo del mistero, del thriller e delle presenze misteriose che popolano quella valle ancora selvaggia…

Il finale aperto sconvolge il geniale e tormentato pianista, che si deve misurare con quanto ha di più prezioso: la vita di Alberto.

Nelle prime pagine Rodolfo, sull’orlo dell’esaurimento nervoso, per svagarsi dopo una  serie di concerti estenuanti, decide  di trascorrere le vacanze estive in montagna, vicino a Torino, nella baita della sua ragazza: Eva.

Ma un’antica maledizione incombe sulla vallata tenebrosa e sui suoi inospitali abitanti. I paesani sono ambigui e misteriosi e si comportano con lui in modo strano ed elusivo , tanto che il musicista non si rende conto se è vittima dell’autosuggestione o se ha varcato il limite di una zona che sfugge alle leggi naturali ordinarie.

Un suo conoscente: Edoardo Salviati, un avvocato esperto di scienze occulte,  amico di Eva, li raggiunge in compagnia di un certo Giustiniani: uno sconosciuto commendatore veneziano, provocando lo scompiglio nella sua vita privata.

Il pianista si ritrova  costretto controvoglia a trascorrere una serata nel castello del bizzarro conte Giraudo, un eccentrico conoscente di Salviati, ultimo esponente dell’aristocrazia locale ormai decaduta e i cui avi un tempo erano i signori della vallata; anch’essi dediti alla magia e a pratiche esoteriche. Il tetro maniero, un tempo sede dell’Inquisizione itinerante, adesso è diventato il ritrovo di artisti bizzarri, studiosi di alchimia e di saggi iniziati giunti dall’Oriente.

Rodolfo sospetta che in realtà sia la loggia nera di una setta segreta perversa, diffusa forse in tutto il mondo dedita ad oscure cerimonie di magia nera.

Un pomeriggio Silvano, un anziano boscaiolo del paesino isolato, l’unico vero esperto delle tradizioni locali, lo conduce a piedi nei boschi, da solo, sul misterioso Ponte del Diavolo, il punto di ritrovo delle streghe del luogo dirette al sabba secondo fosche tradizioni popolari.  

Qui avviene il suo primo incontro con l’apparizione, fantasmagorica ma sensuale, di una strega seducente e bellissima, vissuta in quella valle secoli prima…

La storia, ispirata al genere gotico, si evolve in un clima ossessivo, cupo e onirico che avviluppa il protagonista.

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